Appello al Presidente della Repubblica Ciampi (22 dicembre)

Associazione Nazionale Assistenza Vittime Arruolate nelle Forze Armate e Famiglie dei Caduti
Segretaria: Largo Michelangelo, 5 - 00034 Colleferro (Roma)
Concetta Conti

Roma, 22 dicembre 2000

APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DELLA DIFESA

In qualità di Capo delle forze armate ritengo che, dopo le dichiarazioni del Ministro della Difesa circa l'impiego dell'uranio in Bosnia, che confermano peraltro quanto da lungo tempo si sapeva, credo Lei debba convocare il Consiglio Supremo di Difesa perché vengano chiamate in causa le gravi responsabilità che emergono.

Le interrogazioni parlamentari che tendevano ad appurare se vi potessero essere dei nessi tra gravi malattie contratte da personale che ha operato in Bosnia e la possibile contaminazione da uranio impoverito, i Governi hanno risposto che tale possibilità non sussisteva per il semplice fatto che in Bosnia non era stato usato uranio impoverito. Ma bastava consultare le dichiarazioni ufficiali rilasciate dal Pentagono per convincersi del contrario. Queste dichiarazioni sono riportate dal 1996 in poi su Internet.

L'Italia ha inviato in Bosnia delle truppe senza renderle edotte dei pericoli che potevano correre e senza emanare disposizioni cautelative di sicurezza come quelle emanate dagli Stati Uniti dopo l'esperienza della guerra del Golfo, già fin dalle operazioni in Somalia ed anch'esse reperibili su Internet. Se le cose stanno così anche i reparti italiani in Somalia sono stati inviati senza la emanazione di norme cautelative.

Se l'alleato USA non ha comunicato all'Italia l'uso che faceva delle armi all'uranio ha compiuto un gesto incompatibile con i più elementari doveri di un alleato. Ma personalmente mi permetto di avere le più ampie riserve in proposito.

A parte questo, le tre missioni con armi all'uranio eseguite in Bosnia, tra cui l'operazione Deliberate Force con l'impiego di missili Tomahawk dotate di un carico di uranio enormemente superiore a quello dei proiettili, impiego non nominato dal Ministro della Difesa, non potevano restare ignote, né in ambito comando Interforze, né da parte delle squadre di decontaminazione NBC che operano congiuntamente ai reparti. Evidentemente in tutti questi settori vi sono state delle gravi carenze.

Quanto alla pericolosità delle armi all'uranio, quando esse esplodono e generano una polvere che si deposita sul luogo e non può essere metabolizzata dall'organismo umano, questa pericolosità è confermata inmodo esplicito nelle norme di sicurezza degli USA, tradotte anche in italiano e impartite purtroppo solo in data 22.11.1999. In queste norme si mette in chiara evidenza che l'uranio può produrre tumori e malformazioni genetiche. Le norme USA derivano da una enorme quantità di studi prodotti negli Stati Uniti.