Garattini: credere che la natura sia buona è una stupidaggine (Adnkronos, 10 aprile)

Milano, 10 apr. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - «Le biotecnologie sono vecchie come il mondo: fare vino o fare formaggio è fare biotecnologie, l'uomo le ha via via sviluppate in rapporto allo stadio delle conoscenze e non ha fatto altro che applicarle man mano che diventavano disponibili: dagli innesti all'intervento diretto all'interno del patrimonio genetico. È un processo, questo, che non dovrebbe essere visto con sospetto, ma al contrario con soddisfazione perchè la conoscenza è uno degli istinti fondamentali dell'uomo». Lo ha detto il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano, nell'ambito della presentazione oggi a  Milano della seconda edizione del libro «Biotecnologie: conoscere per scegliere», curato dal professor Giorgio Poli dell'Università degli Studi di Milano ed edito da Utet.

   «Viviamo in una società - afferma Garattini - che non vuole la conoscenza scientifica, una società che ha un orientamento, a volte latente a volte apparente, di tipo antiscientifico e che spesso è ispirata da ideologie sbagliate: l'ideologia del naturale, ad esempio, è da sottocultura perchè credere che la natura sia buona è una stupidaggine eppure lo si ripete continuamente, come se i peggiori veleni o i virus e i batteri non fossero naturali. E la natura si contrappone all'idea che le biotecnologie sono cattive perchè fatte dall'uomo. Questa è l'ideologia dominante, che poi porta alla distorsione di problemi di salute pubblica assolutamente minori (dall'uranio impoverito all'elettrosmog, agli Ogm alla Bse) rispetto ad altri (dal fumo all'alcol agli incidenti stradali). Tutte forme di terrorismo pubblico».

  (segue) (Sal/Zn/Adnkronos) 10-APR-01 15:08 NNN