Ancora Accame contro il segreto eversivo (4 agosto)

4 agosto - L' ex presidente della commssione difesa della Camera Falco Accame, interviene sulle polemiche legate al segreto nei documenti sulle stragi in Italia. Per Accame non si tratta di togliere "il segreto di Stato" a certi documenti, ma quello di rendere visibili i documenti, togliendo anche la classificazione, che significa "vietata divulgazione" o anche "riservato". Accame sottolinea che "a volte il trucco e' stato quello di dichiarare che era stato tolto il segreto, mentre veniva riclassificato come 'riservato'. E chi rivela un documento riservato rischia fino a 15 anni di carcere". "Il segreto di Stato - spiega Accame - viene apposto dallo Stato per impedire ad un magistrato di indagare su certi fatti.

Negli ultimi cinquant'anni i casi di apposizione di segreto di Stato (cioe' di opposizione dello Stato alla magistratura) sono stati una ventina. Ma per quanto riguarda la documentazione relativa alla stragi Ustica e simili vi sono molte decine di migliaia di documenti non visibili perche' classificati. Il provvedimento da prendere e' dunque quello di rendere visibili tutti i documenti comunque siano classificati e di aprire gli archivi del ministero dell'Interno, del ministero della Difesa, del ministero degli Esteri, dei Carabinieri e quant'altri in nome di una trasparenza di cui spesso ci si riempie la bocca ma che nei fatti e' la piu' completa intrasparenza".